queste parole sono per Te, Altro:
il compagno
negato, il fratello sacrificato.
credimi, ci
sono voluti anni e anni;
mi sono
impegnato a erigere muri
di un
terrore che non sapesse scorgere oltre
e a
segregarmi nella sicurezza di sbarre
e poi ad
aggiustarmi una pace asettica
come fosse
già la mia tomba. c’è voluto tempo
e un tocco
di talento codardo
con cui ho
stretto la cravatta al collo fino a sera.
ma poi
l’avvenimento del mattino
in cui il
ramo al sole è il primo a risuonare
in cui rinverdisce
il canto degli uccelli.
ecco,
ascolta, forse per l’uomo
l’odio è più
antico anche dell’amore
ma il domani
non si prevede:
si
costruisce. come un tempo quando adoravamo
reliquie di
santi e fabbricavamo masso per masso
cattedrali
irte sino alla luna
prima di
crollare disillusi
a conservare
reliquari di sola cenere.
queste
parole sono per Te, Altro:
fratello
rinnegato, compagno dimenticato.
qui al mondo
il futuro non si prenota
e non si
compra, è invece un sogno che si culla
con le ninne
nanne dei bambini.
così nei
cieli lontani di mango spero
e spero di
riconoscere un barbaglio del loro profumo
in un volto
d’uomo che ti somiglia
che mi
somiglia e non piange più.
lirica premiata col primo posto alla III edizione del concorso di poesia "Bondeko" di Oggiono (LC)