giovedì 25 aprile 2019

l'universo che si consuma

J.-L. David, La morte di Marat, Bruxelles, 1793 (particolare)

l'universo tronfio e illimitato di galassie la costellazione celata in cui sorge la vita un sole fulgido abbagliante sfolgorante la storia umana in un mondo disteso per terre oceani cieli una landa popolata da metropoli migliaia di miriadi di milioni di strade ognuna col suo romanzo privato una città di vie voci volti stranieri traffico d'asfalto un cortile infiorito di narcisi e noci
un grugno ingarbugliato
con un mozzico di sigaretta
che si consuma


J.-L. David, La morte di Marat, Bruxelles, 1793 (particolare)

giovedì 18 aprile 2019

era il buio

Giotto di Bondone, Compianto sul Cristo morto, Padova, Cappella degli Scrovegni, 1306 (particolare)

era il buio
a volte aspetto sotto un lampione
e fischietto mentre scordo
di aspettare e allora un riccio
un sorcio mi rotola sulla fronte
come una carezza che non conosce la mia clandestinità
"la lotta ha perso ogni sudore 
le parole hanno smarrito la loro lacrima e il dolore
il caro dolore finisce
quando scordiamo
la ferita"
io, dico, non sono mai morto
sino in fondo ad ora ed allora
ho ripreso a sterrare
decifro e definisco:
A. il vino ormai esausto in attesa sulla mensa E' grazia
B. lo scorcio avulso di un offeso NON E' grazia
IGITUR grazia è un'anima ferita di vento
una ferita che sfavilla di vino, sangue e vento
l'ho scoperto nascosto in un museo di storia naturale
che i mammiferi sono animali della notte
e nella notte l'uomo
ha almeno sette scelte che nella notte
s'oscurano
nella danza

Giotto di Bondone, Compianto sul Cristo morto, Padova, Cappella degli Scrovegni, 1306 (particolare)