mercoledì 16 maggio 2012

aPPunti di Poetica


(a quanti mi hanno chiesto, mi chiedono, mi chiederanno)

tizio amico fratello
padre,
mica io scrivo qualcosa di nuovo, neanche a pensarci, ma maiorum more (poiché da millenni non si fa altro che ripeticchiare a balbettii la lezione classica, è nitido) scrivo semplicemente me humani exempli gratia. spontaneamente e spensieratamente, proprio cioè senza pensieri e senza idee. j’écris parce que c’est naturel comme je pisse comme je suis malade
l’uomo non è un buon concetto, tuttavia arde e illumina meglio di qualunque astro nell’oscurità.

INTENSITA', che non è antitesi di delicatezza, affatto, poiché il contrario di intensità è debolezza, di delicatezza è superficialità. perciò ogni verso ESPLODE intenso e delicato. la grazia danza, sicuro!
la parola è una formula arcana del cosmo, incantesimo ancora sconosciuto come il furor ispirato d’orfeo.
trascurare la tensione razionalistica e pragmatica volta al crudo capire, poiché non è certo matematica la mia né esiste un'anima aritmetica. sennò, dico io, andate a farvi cruciverba col metronomo sulle tombe di wall street. 
la logica è una bugia, “la logica è una complicazione”.
abbandonare il vizioso e arrogante tentativo di afferrare ogni sfumatura come affannati cercatori di scheletri laccati d’oro. mi pare addirittura superfluo sciorinare poi come la grammatica sia a funzione dell’espressione e non viceversa.
percepire con ingenuità, gustando suono ritmo colore ricordo calore simpatia e qualsiasi fenomeno che faccia vibrare. l’amore per una donna non è certo solo un “ti amo” sbiascicato, vi pare?

CAOS, che è la prima divinità della religione classica. caos di cose di faccende di maschere di mitologie introspettive di modernità di spazi vuoti di nozioni di rumori di armonia, quasi a divenire riflesso della vorace contemporaneità senza nome e libertà di scelta attiva, spalancando porte a sconfinate interpretazioni, legittime quanto un matrimonio endogamo celebrato in piazza. tutte le strade portano a roma e da roma dunque partono strade per dovunquecreare il proprio sentiero che s'arrampica in questa foresta, senza nascondersi, divenendo a propria volta attore e demiurgo. 
i fantasmi colorati del sogno raccontano più verità di tutte le carte d’identità del mondo affastellate in falò fumanti. file intrafficate d'elefanti dorati in colonna per la carezza di un bambino nudo.
qui la poesia è come la si legge, ma a ogni cucchiaiata sbuca una figura nuova, a ogni sguardo un sapore differente. appuntarsi di disprezzare i floricidi.
un big bang in cui non è possibile non è plausibile e neppure garbato il raschiare via tutto, ma dove si anela all'ignoto che attende. ascendendo al di là di ogni mania di controllo, poiché la comprensione è evidentemente una forma di limitazione. the table is on the table.
il caos è indiscutibilmente ciò che genera mentre la razionalistica tendenza ordinatrice porta a una trasparente aridità del nulla. così mi figuro l'insaziabile felicità del paradiso certamente non come il placido tranquillo mortorio delle pie signorotte con rosario, quanto invece come una festa di quelle ebbre e squassanti, come ci ha illustrato senza dubbi L. Van Beethoven, Missa solemnis op. 123 et vitam venturi saeculi. INTENSITA’:

“la bellezza sarà convulsiva o non sarà”.
mi trovo assai antipatico e supponente, eppure mi va bene così, se mi permettete.


                                       

 




9 commenti:

  1. [...]abbandonare il vizioso e arrogante tentativo di afferrare ogni sfumatura come affannati cercatori di scheletri laccati d’oro[...] Si cerca di afferrare "il senso", non "ogni sfumatura" :D

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  2. si è mai letta una poesia con un senso? una sola poesia con un po' di senso? non credo che l'inutilità della poesia possa avere un senso, e a volte anche il senso potrebbe essere una sfumatura. se si parla invece di significato, be', penso io, il significato è la poesia stessa, il canto del canto.

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    1. supercazzola mascArata e, dal finale, svelata

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  3. Nell'era del materialismo dei bisogni primari (mangiare, dormire ...)travestito da integralismo razionale, l'emozione è bandita, derisa. Ma l'emozione è la comprensione del caos ordinato che regola l'universo e l'emozione combinata con l'intelligenza di una ragione che vede e capisce ma non giudica è genialità. Condizione anormale, non convenzionale di epifanie e di bellezza. E la bellezza, "convulsiva" intensa esplosione, non ha conformità.

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    1. è bello, è così confortante e limpido ritrovare gli stessi propri pensieri in altre persone...grazie giovanna!

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  4. Cara Giovanna, la fai SEMLICE! quello che dici potrà anche essere giusto ma vivere come descrivi (cioè come vivo io) non é per niente piacevole, regna sofferenza e solitudine.... e alla fine ti stufi di suscitare sempre stupore, incredulità e di avere tutti contro..dimmi tu come fai?

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    1. ciao...provo a dirti la mia, perché il tuo interrogativo è così vivo e feroce, anche se temo la mia opinione possa parere poco efficace.
      non posso dire che sia facile vivere "a follia aperta", tutt'altro, anzi sono proprio d'accordo con te: la facciamo "SEMPLICE"! BISOGNA FARLA SEMPLICE: davanti alle complicazioni di strutture a tratti dis-umane e acefale ritengo che la via più naturale sia quella di ritornare alla semplicità.
      spesso i nostri peggiori nemici non siamo altri che noi.
      è un parere limitato, immotivato, appunto, lo so...

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  5. Grazie.
    non é tanto feroce...semmai insofferente e sicuramente viva :)
    va bene: semplicità...mi basterebbe che semplicemente qualcuno mi volesse VERAMENTE bene(e potesse contraccambiarlo)..e che con il tuo essere non arrivassi a far soffrire e soffrire...allora forse é veramente meglio non essere, conformarsi..in fondo è quello che mi dicono tutti: lascia la tua AUTENTICITA' perchè il mondo è dei furbi..
    Poi va bene che bisogna attraversare l'inferno per arrivare al paradiso, ma Dante aveva Virgilio. Tutto questo MALE giornaliero è difficile da fronteggiare da soli..e poi stanca, stanca,..e semplicemente piangi, ti appigli alla tua forza interiore e elemosini qualche coccola..anche"illegale" o falsa...
    ..con tutto l'AMORE che ho sempre cercato di diffondere a tutti e in tutto il risultato è poi sempre questo:sentirsi ripetere"è sbagliato porsi con il cuore in mano,volendo bene a tutti, prendersene cura, approssimarsi"....ti dicono "che cara!" ma poi ti fregano o ti abbandonano. Tutti. Faccio sempre più fatica a dirmi"dai sorridi!"
    Rimanendo ottimisti, sempre e comunque, perchè e per chi??..tenendo presente che si vive quotidianamente in questo mondo...Grazie :)

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