sono tanto nera da non vedere le mie gambe ma l'impiegato postale mi ha detto una parola da far mancar di fiato che v'ha detto? voi, ha detto, siete come un fiore u n f i o r e m'ha detto. il fine esclusivo è far fiorire primavera la salvezza sarà suono di sassi in un ruscello, renzo 0 1 0 1 1 0 1 1 uno se si sceglie
un testo che mi è molto caro, in cui l'inconscio del vissuto, echi manzoniani e codici binari si intersecano in un canto ingenuo.
poiché in fondo la scelta a cui siamo di fronte, nonostante tutti i nostri estrosi e intricati tormenti, è solo una: tra il non- essere e l'essere, tra l'arrendersi e il resistere, e diviene quindi una scelta così semplice e spontanea, a volte.
cantilenano solo sdraiate rovine nel fondo delle mie sconfitte che bacio umane con labbra da dio.
il testo è tratto da E. Pini, "Cori di cicale", 2010.
il titolo è una citazione dalla poesia "DADA 3" di Tristan Tzara.
per la realizzazione un ringraziamento a Daniele Matarozzo e Matteo Pini, e non posso tralasciare Fidia e il suo Partenone. Traduction Française et moi et les autres et il y a l'abime et j'éclate et aprés seulement les rengaines dans le fond de mes défaites que humaines je baise avec des lèvres de dieu.