che ci fa una lunga carovana di una quarantina di camion e tir sulla strada che va dalle miniere di Durba al confine, tutti rigorosamente con targa ugandese? non siamo alla tangenziale nord di Milano, all'altezza del casello di Terrazzano: qui a Biringi c'è solo polvere, savana, povertà e... questa carovana quotidiana verso Kampala, l'imbarco più vicino per Europa, America o Asia.quando sento parlare di "aiutarli a casa loro" mi viene in mente l'assurdità di questa immagine, perché dovremmo toglierci la maschera di una certa ipocrisia, fatta di corruzione, di armi, di falsi aiuti umanitari, di dittature imposte (e dalla durata imprevedibile, potremmo aggiungere da qui), tutto per la sfrenata concessione di risorse sfruttate a prezzo di saldo.
forse avremmo dovuto permettere che casa loro fosse davvero casa loro, o quantomeno dovremmo incominciare a permetterlo oggi.
prima di dicembre, prima che, per queste dittature e per queste miniere, ci siano nuove scintille di guerra in Congo e nella zona dei Grandi Laghi, una regione che conta 150 milioni di abitanti.
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