sabato 22 giugno 2019

la notte di Mamette


anche se essere definito "professore", pure con P maiuscola, mi fa sorridere a fiotti, ecco un incontro semplice, dai toni nuovi, ma di cuore, per un luogo che ci sta a cuore.

giovedì 13 giugno 2019

iside

e nessuno ti ascoltava
in attesa della sera
gracidava la rana tu raccoglievi
i capelli in un fiore
il silenzio delle acacie in lontananza
noi nudi nella nostra notte
"dammi del vino" dicevi ora
respira ancora il castano che accarezzavi
sfuggito agli inverni degli spiriti
tu m'ascoltavi? io
t'amavo e annegavo
noi nudi nella notte
curarsi del sacro curarsi
dell'umano le spiagge
le spiagge d'alabastro m'abbracciano
tra noi ancora un mare che nessuno
potrà solcare e un solo
interminabile naufragio
dove nessuno t'avrebbe udita
anima mia nuda
ascoltavi la solitudine di d-o




giovedì 30 maggio 2019

"Les cages sont toujours imaginaires" Max Ernst

l'arte è l'uomo che sogna se stesso e che, sognandosi, si crea, con un volto divino. 
è per questo che i sogni sono al tempo stesso veri e oscuri, poiché nella loro umana oscurità risiede il vero più sublime. 
è per questo che arte e sogno si pongono a fondamento del reale e il reale ne diviene solo pallida allegoria.

M. Ernst, "Les cages sont toujours imaginaires", Zurich Kunsthaus, 1925

mercoledì 22 maggio 2019

ieu sui Arnautz

io sono Arnaut che raccoglie il vento
e caccia la lepre col bue
e nuota contro marea

ieu sui Arnautz qu'amas l'aura
e chatz la lebre ab lo bou
e nadi contra suberna

Arnaut Daniel

M. Chagall, Promenade, 1917

lunedì 20 maggio 2019

la realtà è un sogno del sogno

mi chiedete che cosa faccio mentre dormo? e io ti chiedo che cosa fai quando sei sveglio. tu prendi l'io dei sogni, la totalità del tuo io passato e lo induci, con una contrazione progressiva, ad adattarsi al piccolo cerchio che tracci attorno alla tua azione presente. questo è ciò significa essere sveglio.

H. Bergson, L'énergie spirituelle, 1959

Antonello da Messina, San Girolamo nello studio, 1475 ca.