“L’ardesia del cielo è stata appena cancellata e sai che non ci sono più miracoli se non nelle mezze stagioni”
A. Breton
E se sei curioso, prova a guardare qui:
“L’ardesia del cielo è stata appena cancellata e sai che non ci sono più miracoli se non nelle mezze stagioni”
A. Breton
E se sei curioso, prova a guardare qui:
Le leggi hanno orrore del vuoto
La libertà fa il
vuoto
E il vuoto è il
luogo di nascita della libertà
Il vuoto è
nell’uomo
L’uomo è un amante
del vuoto
L’uomo è un nemico
delle leggi
Le leggi hanno
orrore dell’uomo
La libertà aiuta
l’uomo a distruggere le leggi
Tutte le leggi
possono essere cambiate
È la libertà
È il vuoto che
l’uomo ha dentro
A distruggere le
leggi
Tutte le leggi
possono essere cambiate
È la liberta
È il vuoto che
l’uomo ha dentro
A decidere di lui sovranamente
Solo il vuoto
interiore dell’uomo è sovrano
Tutte le leggi sono le schiave dell’uomo
L’uomo reinventa ad ogni istante la libertà
Man Ray, "Venere restaurata", 1936
"Viviamo tranquillamente, ognuno nella propria assurdità, come pesci nell'acqua, e solo per caso ci rendiamo conto di tutta la stupidità che un'esistenza ragionevole può contenere.
Non pensiamo mai che quel che pensiamo ci nasconda quel che siamo".
Paul Valéry, Monsieur Teste
Ecco, proprio in quell'autunno del 1924 qualcun altro parlò dell'uomo come di un "Pesce solubile", e questo poeta era André Breton...
alla fine sono arrivate le cimici
in un novembre indisturbato dai pensieri
e indisturbate hanno giocato a cavallina
al mio scivolo all'altalena grigia
con sorrisi fibrillanti e sontuosi
senza sogni
in quel novembre di canti interdetti
le cimici sono arrivate quasi attese:
hanno sferragliato per i prati bigi
fino a rodere i busti molli del granturco
poi qui hanno riposato della sera
senza abbracci
c'è ora chi dice che le cimici
sono ripartite, ne è certo, o si sian perdute
poiché di meriggio i cieli appaiono aperti di gelo
come fiori mascherati d'aria; io annoto
che i fiumi hanno spento la tua tempesta,
giovinezza lisa del mondo.
M. Ernst, "La foresta", 1935 |
bisogna ripartire dal tergere la superficie
un povero panno umido strappato altrove
poi anche la polvere comprenderà come tutto
quest'intero intendimento di trasparente pulizia
si risolve unicamente nel muovere lo sporco
un po' più in là
un poco più in là, differire
talvolta lontano mai abbastanza lontano
lo strofinaccio s'affanna a sfregare