per otto giorni l'accampamento lo schieramento i quartieri settentrionali della cittadina bombardati senza sosta (bombe) ogni colpo (bombe) esplodeva (bombe) ringhiava rabbia risentimento rancore i petali sapevano ancora appassire in quei giorni (bombe) in quel tempo arrivasti tra la fretta della pioggia mi scostasti spingendoti appoggiandoti un attimo al mio braccio forse lo ricordo solo io spesso (bombe) è fantasia la foglia che si sgranava per il pavimento i gradini delle scale ancora lo scroscio di bombe (bombe) mi toccasti la mano mi sfiorò così le strade non ebbero più nomi e non più batterie d'artiglieria le schiere di cannoni le baionette e noi in fondo al battito bellico (bombe) già tutto è in fondo a noi e noi che l'abbiamo perduto. un nonno e il bambino. le bombe avevano smesso da qualche ora di ululare "è la fine?" da millenni non ancora da millenni per mano lo condusse docile dolce al cuore dell'oceano passo a passo i colori sfiorivano s'estinsero e due corpi abbracciati affiorano alla fine della vista in lontananza in lonta nanza nanna dormi la mia luna siberiana mattina pioggia e preghiere le chiacchiere della processione ave maria santa maria
passi distratti "...così se n'è andato..." ave maria santa maria freddo freddo "...e che ne faremo noi di questa vita siberiana?" una croce intarsiata a distanza tra il marmo e l'erba mazzi di fiori marciranno hai confuso il criminale col povero e il cielo nel fango del sancta sanctorum appropinquante fine mundi di nicotina nicotina e naftalina a trecentomila km all'ora infinita bellezza infinita tristezza siberiana "sicut promisisti" tra le schiere di cannoni indifesi
Mio angelo, mio tutto, mio io. Sono poche parole per oggi, e per giunta a matita (la tua). Il mio alloggio non sarà definito prima di domani (che inutile perdita di tempo). Perché questa pena profonda, quando parla la necessità? Può forse durare il nostro amore se non a patto di sacrifici, senza tutto pretendere? Puoi tu non essere tutta mia, io non tutto tuo? Oh Dio, volgi lo sguardo alle bellezze della natura e rasserena il tuo cuore con ciò che deve essere. L'Amore esige tutto, e a buon diritto. Così è per me con te, e per te con me. Ma tu dimentichi tanto facilmente che io devo vivere per me e per te; se fossimo davvero uniti, ne sentiresti il dolore tanto poco quanto lo sento io. Il mio viaggio è stato terribile; sono arrivato qui soltanto ieri mattina alle quattro. Poiché scarseggiavano i cavalli, la diligenza ha scelto un'altra strada, ma quant'era orribile! Alla penultima stazione di posta mi sconsigliarono di viaggiare la notte; volevano mettermi paura parlandomi di una foresta, ma ciò mi incitò maggiormente, ed ho avuto torto. La carrozza non poteva che rompersi per quel sentiero orrendo, fangoso e senza fondo. Se non avessi avuto con me quei postiglioni sarei rimasto in mezzo alla strada. Esterhazy, viaggiando per la solita via, con otto cavalli ha avuto la stessa sorte che è toccata a me con quattro. Eppure ho provato un certo piacere, come sempre quando riesco a superare felicemente qualche difficoltà. Ora passo in fretta dai fatti esterni a quelli più intimi. Ci vedremo sicuramente presto; neppur oggi riesco a condividere con te delle mie considerazioni di questi ultimi giorni sulla mia vita. Se i nostri cuori fossero sempre vicini l'uno all'altro, non avrei certo simili pensieri. Il mio cuore trabocca di tante cose che vorrei dirti; ah, vi sono momenti in cui sento che le parole non servono a nulla. Sii serena, rimani il mio fedele, il mio unico tesoro, il mio tutto, così come io lo sono per te. Al resto, a quello che deve essere o dovrebbe essere per noi, ci penserà Iddio.
Il tuo fedele Ludwig
Lunedì 6 luglio, di sera.
Tu stai soffrendo, creatura adorata. Soltanto ora ho appreso che le lettere devono essere impostate di buon mattino il lunedì e giovedì, i soli giorni in cui parte da qui la diligenza per K. Stai soffrendo. Ah, dovunque tu sia, tu sei con me! Io parlo con me e con te.. Che vita! Così! Senza di te, perseguitato da ogni parte dalla bontà della gente, che io non desidero né tanto meno merito . L'umiltà dell'uomo verso l'uomo mi addolora. E quando considero me stesso in rapporto all'universo, ciò che io sono e che Egli è... Colui che chiamiamo il più Grande! Eppure qui si rivela la natura divina dell'uomo! Piango se penso che probabilmente non potrai ricevere notizie da me prima di sabato. Per quanto tu mi possa amare, io ti amo più forte. Ma non avere mai segreti per me. Buonanotte! Dato che sto facendo la cura dei bagni devo andare a letto. Oh Dio, così vicini! così lontani! Non è forse il nostro amore un edificio celeste, e, per giunta, più incrollabile della volta del cielo?
A. Warhol, Beethoven, 1987
Buon giorno, il 7 luglio.
Pur ancora a letto, i miei pensieri volano a te, mia Immortale Amata, ora lieti, ora tristi, aspettando di sapere se il destino esaudirà i nostri voti, Posso vivere soltanto e unicamente con te, oppure non vivere più. Sì, sono deciso ad andare errando lontano da te finché non potrò far volare la mia anima avvinta alla tua nel regno dello spirito. Sì, purtroppo dev'essere così. Sarai più tranquilla, poiché sai bene quanto ti sia fedele. Nessun'altra potrà mai possedere il mio cuore, mai, mai! Oh Dio, perché doversi allontanare da chi si ama tanto. E la mia vita a Vienna è ora così infelice. Il tuo amore mi rende il più felice e insieme il più infelice degli uomini. Alla mia età avrei bisogno di una vita tranquilla e regolare, ma può forse esser così nelle nostre condizioni? Angelo mio, mi hanno appena detto che la posta parte tutti i giorni, debbo quindi terminare in fretta cosicché tu possa ricevere subito la lettera. Sii serena! Solo considerando con calma la nostra esistenza riusciremo a raggiungere la nostra meta, vivere insieme. Sii serena, amami! Oggi! Ieri! Che desiderio struggente di te, te, te, vita mia, mio tutto! Addio! Oh, continua ad amarmi, non giudicare mai male il cuore fedelissimo del tuo amato.
d'asfalto su asfalto infranto si avvisa la gentile clientela che
la mia carne è sapida e delicata in sangue
di fragole l'umanità è stata strategicamente
concepita senza senza progenitori senza eredi senza
il nostro concetto di cosa denominabile implica la considerazione delle intenzioni della persona che ha prodotto
la cosa stessa, dolce mercenario, verranno cieli nuovi
vaneggio
genesi del possesso compulsivo i parchi le biblioteche che si manifesta processo conscio e autoappagante di un surrogato
di creazione sub-ispirata (a questo
padre nacqui?) le fogne ferali il costume mondano del battezzato che mai s'immerge poiché quando la fine s'approssima la tendenza trasgressiva dell'eccesso
dilaga ti ho perso padre io ti
ammazzai madre
le folate il vento schiarivano
l'oscurità della notte le gocce
il sangue stese perle pupille
è crollato il cielo dico io
io dico solo che il volo
di un seme spiega la betulla
piegata nel turbine
e bianca è crollato
insopportabile il nostro cielo di pelcro
nozioni di vicinanza e lontananza
relative nell'accartocciarsi di un ridente tramonto d'occidente
dentro fioriscono i diluvi fuori la notte testimonia quanto il giorno non sia
sufficiente userò vecchi sandali una cara camicia mal rassettata patria sì bella e perduta
tout au bord d'un ruisseau tu vécus de ces bruits qui courent dans les roseaux qui montent des chemins que filtrent les taillis les ailes du moulin les cloches de midi soulignant d'un sourire la chanson d'un oiseau tu prenais des plaisirs à faire des ronds dans l'eau
aujourd'hui tu ballottes dans des eaux moins tranquilles tu t'acharnes et tu flottes mais l'amour, où est-il ? l'ambition a des lois l'ambition est un culte tu voudrais que ta voix domine le tumulte tu voudrais que l'on t'aime un peu comme un héros mais qui saurait quand même faire des ronds dans l'eau
s'il y a tous ces témoins que tu veux dans ton dos dis-toi qu'ils pourraient bien devant tes ronds dans l'eau te prendre pour l'idiot l'idiot de ton village qui lui est resté là pour faire des ronds dans l'eau pour faire des ronds dans l'eau
inizi la tua vita
dal bordo di un ruscello
hai sentito quei rumori
che corrono tra i roseti
che salgono dai sentieri
che trapelano dai boschi
le pale del mulino
le campane di mezzogiorno
sottolineando con un sorriso
la canzone di un uccellino
ti piaceva
fare cerchi nell’acqua
oggi ti sballottano
acque meno tranquille
ti accanisci e fluttui
ma l’amore dov’è?
l’ambizione ha le sue leggi
l’ambizione è un culto
vuoi che la tua voce
domini il tumulto
vorresti che ti amassero
un po’ come un eroe
ma chi saprebbe
fare cerchi nell’acqua come te?
con tutti quei testimoni
che vuoi portarti dietro
potrebbero benissimo,
davanti ai tuoi cerchi nell’acqua,
prenderti per l’idiota
l’idiota del paese
che è restato là
a far cerchi nell’acqua
a far cerchi nell’acqua
credo che se non credessi nell'età dell'oro, nell'età della mia lontana innocenza, nel tempo di una mia arcana felicità, non avrei forze e non avrei speranza per poter credere che nella vita è ancora possibile la felicità. non si può volare se non si è conosciuto il cielo.
l'idea di progresso è opprimente, fallace e angusta. ex nihilo nihil: non può esistere ciò che non è mai esistito. all'interno di un sistema chiuso tutto si trasforma, ma nulla si crea e nulla si distrugge, neppure un sorriso.
l'idea che si è stati felici e si può tornare a esserlo abbracciando in modo autentico la propria fiamma più nascosta e remota è tanto bella che non può non essere vera, anche solo per una necessità estetica dell'essere.