in questo periodo ho due nette fissazioni: i narcisi e i libri di poesia, uno in particolare!
che ne pensate di quest'introduzione? per far venire un po' di acquolina in bocca...
a presto per nuove anticipazioni...e diffondete! grazie mille a ciascuno di voi, davvero!
Nella cosmologia ebraica Elohim
non crea le acque, ma divide quelle dell’oceano (màim) da quelle dei
cieli (shamàim, “acque di là”) nel secondo giorno della Creazione,
collocando dunque l'uomo nel mezzo di queste, nella stessa condizione in cui un
bimbo per lunghi mesi risiede nella pancia della madre. Così l’uomo
vive ed esiste in questo grembo universale, tra sogni, speranze e terrori, come
se il mistero della realtà attendesse ancora di essere realizzato, come se inconsapevole
fosse ancora cullato tra le braccia di una Grazia che danza, e in questo
bisogna credere: che una felicità di pace sia possibile, oltre dolore e
fantasmi, qui e ora. L'uomo è la propria armonia e la poesia, espressione
intima della natura umana, diviene in tal modo più reale della realtà stessa.
La raccolta poetica Nella pancia di
Dio è formata da tre sezioni: la prima è una miscellanea di composizioni di
ispirazione surrealista, la seconda è la cronaca in versi di un amore, la terza
è invece composta da poesie polifoniche, alcune delle quali si possono
ascoltare su youtube all’indirizzo riportato attraverso qr code.