mercoledì 31 ottobre 2012

l'amore surrealista (a. breton)

g. klimt, fregio di Beethoven, palazzo della secessione viennese 1902, particolare:questo bacio a tutto il mondo

sì, io credo, ho sempre creduto che la rinuncia dell'amore sia uno dei rari delitti inespiabili che un uomo dotato di qualche intelligenza possa commettere nel corso della sua vita, cerchi o no di trovare giustificazione in un pretesto ideologico. [...] chi può, domando, avere umanamente la parola? [...] è l'idea di amore la sola capace di riconciliare ogni uomo, momentaneamente o no, con l'idea di vita.

oui, je crois, j'ai toujours cru que le renoncement à l'amour, qu'il s'autorise ou non d'un prétexte idéologique, est un des rares crimes inexpiables qu'un homme doué de quelque intelligence puisse commettre au cours de sa vie. [...] qui peut, je le demande, avoir humainement la parole? [...] c'est l'idée d'amour la seule capable de réconcilier tout homme, momentanément ou non, avec l'idée de vie.

a. breton, dal "secondo manifesto del surrealismo" (1930)

sabato 27 ottobre 2012

canto di circostanza


fedele ci affranca un tempo sintetico
foglia di salvia velluto e vischio
affranta la vite si accascia all'olmo così
issando gli occhi alle nubi mi
baciasti "il mare
il mare!" mi baciasti la burrasca del mare
tenerezza stattorno tenerezza le braccia
l'eternità ha il canto di cicale mozzate
scorpione, costellazione d'incantesimo! e il fascino
d'allevamenti ovini pacatamente allo stato brado
la cancrena di cellule irrigidite dal freddo
che raccontano (io sbraito) fabulae
ma non circola la cerimonia della cecità a mezzaluna
burrasca e tempesta, scorpione! ventiquattrottobre non
ablablare non nominare di sfrontatezza
il mazzo di melograni anch'esso zuccherato
noi che nome non portiamo sopportiamo voliamo
hai ripiegato, lo so, un pigiama non più solo mio sulla costa d'un letto
ancora caldo ti amo
che non c'è dignità di circostanza non ce n'è
                                                                            dopo mesi di mesi
                                                                                                            tra noi due
l'audacia di un gatto che gigioneggia nel gabinetto

sabato 20 ottobre 2012

boulevard de montparnasse

tour eiffel, by marie gnabo lelandais

sarò i tuoi tramonti
tra la foresta di giraffe inferocite
e paralitico
canterò la pioggia con la tibia d’una lepre
insanguinata lea
a tout pour reussir, tout sauf confiance en elle “cammina
sulla punta dei miei piedi” assiderati e neri danza
così se non è possibile cose di natura differente/divergente sommare
addizionare allora fammi entrare
sarò i tuoi tramonti tinti di porpora tenebra
per abbracciare quest’aurora che respira
mi piacerebbe vivere nei metro di montparnasse
avec toi

lunedì 15 ottobre 2012

the silence of the sea


"down dropt the breeze, the sails dropt down,
it was sad as sad could be;
and we did speak only to break
the silence of the sea" (s. t. coleridge)

martedì 9 ottobre 2012

suicidio (l. aragon)



a     b     c     d     e     f

g     h     i      j      k     l

m   n     o    p     q     r

s     t      u    v     w

x            y             z




giovedì 4 ottobre 2012

esistono baci infelici?


esistono baci infelici?
quando cala il nulla nei campi circolari manioca
mentre le carezze voci di vivo vetro incenso
e credo che a volte le tue richieste siano sciocche
e m'accorgo spesso quanto le mie opinioni paiano stupide
cioè non siamo che due scemi mia
cara e l'amore è cosa così celeste

p. picasso, la danse villageoise, paris 1922

sabato 29 settembre 2012

il pensare ci divide, il sentire ci unisce (versione polifonica, 22 settembre 2012)

prendete una poesia scritta di getto in una notte confusa di febbraio, una poesia di passione e solitudine.
prendete la bellezza lirica del santuario di oltrona s. mamette nel buio di settembre.
prendete amici che aiutino, che leggano, prendete un ampio pubblico, attento e vibrante, e il pensiero di lei. 
prendete anche l'offertorium del requiem di berlioz, e poi delle bombe, degli spari, rumori di guerra.
prendete tutto questo e quella notte confusa di febbraio rinascerà di fiori che non conoscono aridità.




a volte anche ti manco
a volte mangio le mele con la buccia a volte amo a volte non mi mangio più le unghie a volte mi rompo di leggere libri di altri a volte lavo le lenzuola a volte pago le bollette anzi quasi sempre a volte vado al cinema a volte cucino riso bianco mica sempre a volte dormo e
a volte
quando dormo vivo dei sogni

e all'ottavo giorno mi si aprì il cielo all'ottavo giorno
quelle mie piante così piccole che magari cresceranno ma
finchè sono così piccole così piccole sembrano così
pronte a un futuro sembrano e mi sembrava di piantare
il mio eden e sentivo di toccare ciò che sarà
futuro a volte invece bastano quindici minuti per perdere un treno
quindici minuti fa e non capire
più stare come un sergente ancorato in una foresta strabordante di vietkong ancorato a nulla ancorato a quel me stesso che cerca di
ancorarsi
a una luce strana luce di neon sì
la conosco quella luce e faccio finta di non conoscerla
ma è proprio così
ma oltretutto è notte stanotte questa notte in cui parlerei l'intera notte
con te
e ti ascolterei e mi ricorderei stringendoti persino ciascuna
                                                                          delle preposizioni
                                                                          che pronunceresti
poi magari mi girerei e troverei il mio letto scarno
e deserto - luce al neon - luce al neon - luce al neon -
"non sparate! NON SPARATE!" ma io sparo
chissenefotte a crepapelle (che non si spara a crepapelle ma come si dice?)
a volte muoio a volte risorgo a volte
ri-muoio a volte soprattutto
nasco nero asfissiaco contorto ma nasco
all'ottavo giorno
mi giro e ci sei: abbraccio in questa mattina acerba

mercoledì 26 settembre 2012

"e nascose il suo volto fra uno sciame di stelle"


voci uniche di una serata unica.
oltrona s. mamette, 22 settembre 2012.

ps. il testo è impubblicabile in questo spazio, ma chiunque fosse interessato può inviarmi in privato la sua mail e gli sarà inviato in allegato il file.

domenica 23 settembre 2012

la vergine delle giraffe



è l’autorizzazione del reato a reagire d’idolatria, gertrude
e segretamente amo l’aborigeno alzatevi
pazzi selvaggi bambini: sarete i salvati
cui aggiungo il lupo di san francesco
ho per esempio reminiscenze di innocenza
lungo i fiumi dove tu mi cullavi innamorato
lungo i secoli e i singhiozzi ribrezzo del giallo ma come
concepirci l’arancio? (senza) le vesti macchiate
dall’offerta sacerdotale e poi approdare
a una soluzione riguardo al dilemma lidi laziali
del tempo: arderlo!
vorrei radermi il capo vorrei scrivere i miei
versi vorrei dormire con te
sotto le stelle
concludo che non esista causa o effetto nello scorrere alla foce
quanto invece la concessione
di sé

(la prosa ha dilapidato la divina voce)
















mercoledì 19 settembre 2012

nel giardino dei salici (yeats)





fu là nei giardini dei salici che io e la mia amata ci incontrammo;
ella passava là per i giardini con i suoi piccoli piedi di neve.
m'invitò a prendere amore così come veniva, come le foglie crescono sull'albero;
ma io, giovane e sciocco, non volli ubbidire al suo invito.

fu in un campo sui bordi del fiume che io e la mia amata ci arrestammo,
e lei posò la sua mano di neve sulla mia spalla inclinata.
m'invitò a prendere la vita così come veniva, come l'erba cresce sugli argini;
ma io ero giovane e sciocco, e ora sono pieno di lacrime.