J. Constable, Stormy sea, 1828 |
l'oceano che fiero si rifiuta
di desistere di accarezzare l'arena
ancora rorida
i colli recanatesi s'accasciavano a noi
dicevi che le mie onde
dorate sapevano di automobili stanche io
riderò del naso di federico duca risi
di montefeltre sotto i seimila sassi
della spiaggia settemila che non puoi contare:
ho gli stessi sentimenti di quell'istante
terra! terra!
l'oceano che fiero si rifiuta
di desistere di accarezzare l'arena
ancora rorida
vento contro vento
sussurravamo assieme una canzone che pensavo
parlasse di noi il figlio del pirata
adorava le bottiglie di spumante stappate
in mano mentre abbandònati a me
rivoluzione gridare io devo
scorrere volere veloce goooood save
the queen poi si tornò a ripopolare i pascoli
l'oceano che fiero si rifiuta
di desistere di accarezzare l'arena
ancora rorida
..
.
..
estasi isatse
..
.
..
.
l'oceano che fiero si rifiuta
di desistere di accarezzare l'arena
ancora rorida
assassino coll'accendino per le labbra
il naso accostato al tuo petto dopo aver
acceso i petulanti caloriferi di novembre
e piove e io sono tempesta
tu bonaccia e ancora l'arcobaleno
mai bottiglia di vino bianco fu tanto gloriosa muller
thurgau 2011 non ammetterò mai uomo
più innamorato di me mai
l'oceano che fiero si rifiuta
di desistere di accarezzare l'arena
ancora rorida
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