rimane sempre in una tasca risvoltata
o in fondo all’ultima fessura di un cassetto
serrato quel dente perso che la fata
non si prese e quella piuma che non fu pavone
lui finge spesso di sostenere il peso
di queste gambe e questo timore
che non si asciuga ripetendo
a occhi chiusi la favola
della buonanotte e della strega
che non tornò, non lo liberò nel paese degli orchi
qui vive e ogni tanto salta ancora
tentando un volo rapace:
c’era una volta un re, lui lo sa
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