martedì 30 aprile 2024
Pesce solubile, 100 anni del Regno dell'Immaginazione - 8 maggio 2024
domenica 21 aprile 2024
"Pesce solubile" in 3 minuti
Alla scoperta del Regno dell'Immaginazione: "Pesce solubile" di André Breton in 3 minuti!
Qui presento il volume, curato da me e pubblicato da Fernandel (2024), in occasione del centenario del movimento surrealista. Che ne pensate? Se vi fa piacere, lasciate un like o un commento.
Per info sul libro:
Per l'acquisto:
Un grazie per il montaggio, luci e regia al "sincero" Matteo Pini.
sabato 13 aprile 2024
“I quadri di Magritte non hanno senso!”
“I quadri di Magritte non hanno senso!” o “Che assurdità Dalì!”.
Se anche tu almeno in un’occasione lo hai pensato, ti lancio una sfida: provare a scoprire il Surrealismo. In questo libretto, pubblicato nel 1924 insieme al "Manifesto del Surrealismo" e oggi per la prima volta in italiano, troverai 32 breve storie dove, Breton diceva, «le parole fanno l’amore», il primo esperimento di testi automatici propriamente surrealisti. Accompagnato da una ricca introduzione e da precise note, potrai scoprire questa letteratura, occasione per liberare l’inconscio in un caleidoscopio di immagini. Allora, sei pronto per prendere in mano "Pesce solubile"?
Se sei curioso, prova a guardare qui: https://amzn.eu/d/8bPuUNf e, se ti va, lascia una recensione!
domenica 7 aprile 2024
martedì 21 agosto 2012
21.VIII.'12: la data è ancora scritta in un piccolo angolo in alto a destra, appena sopra il mio nome, tracciata di fretta, forse di sfuggita sulla metro o su una panchina di Parigi, non ricordo più.
Questo libretto di un centinaio di pagine invece mi ha conquistato con le settimane, i mesi, gli anni. Dentro si possono ancora trovare relitti dei mille viaggi in cui l’ho trascinato con me, tra pastelli parigini, souvenir ugandesi e biglietti di Marrakech, e ogni volta quel titolo mi affascinava, "Pesce solubile", come se l’uomo fosse davvero un essere che sapesse davvero dissolversi nel suo stesso ambiente vitale.
Un altro sentimento mi solleticava ed era un dubbio, il perché non ci fosse ancora un’edizione italiana di queste pagine vivaci, caleidoscopiche, a cui ritornavo periodicamente. È per questo che un giorno, dieci anni dopo, tra le ridenti valli trentine, ho iniziato questa traduzione, che poi mi ha portato anche a tracciare un’introduzione, poi una cura del testo e poi ancora il lavoro editoriale… ed ecco che alla fine tra pochi giorni uscirà il libro, per l’editore Fernandel.
Gli autori, quelli seri, chiedono sempre di accettare il proprio testo, frutto di tante fatiche e lavoro; io invece vi chiedo solo di stringerlo con l’entusiasmo con cui ogni volta lo prendo in mano io, con la speranza di trasmettervi una scintilla di questa passione per quel movimento artistico, tanto citato e tanto ignorato, che è il Surrealismo.
Di più non potrei chiedere, perché tutto è partito da questo libretto, acquistato alla libreria Gibert Jeune in place St. Michel martedì 21 agosto 2012.
E se sei curioso, prova a guardare qui: Pesce solubile
giovedì 21 marzo 2024
Alain Jouffroy, da "La révolution de la main gauche"
io preparo la rivoluzione della mano sinistra.
non so se comprendete
gioco seriamente al gioco di scrivere
gioco perché ho paura di non giocare
scrivo perché ho paura di non scrivere
dipingo perché ho una paura mortale di non vedere
gioco alla cavallina con tutte le mie paure [..]
voglio provare qualcosa, ma cosa
non lo so: che il mondo è da rifare
voglio alla fine DIRVI qualcosa, ma cosa
non lo so: che la parola non è ancora nata
non so assolutamente niente allora io parlo parlo
scrivo dipingo-parlo scrivo-parlo
e ho paura delle mie parole come della mia morte
allora scrivo qualcosa tra il silenzio e le parole
allora dipingo qualcosa tra il visibile e la morte [...]
salto in un cielo senza finestre e senza tende [...]
sono il vuoto che inventa la sua danza.
je prépare la révolution de la main gauche.
je ne sais pas si vous comprenez
je joue sérieusement le métier d'écrire
je joue parce que j'ai peur de ne pas jouer
j'écris parce que j'ai peur de ne pas écrire
je peins parce que j'ai la peur mortelle de ne pas voir
je joue à saute-mouton avec toutes mes peurs [...]
je veux prouver quelque chose, mais quoi
je ne sais pas: que le monde est à refaire
je veux vous DIRE enfin quelque chose, mais quoi
je ne sais pas: que la parole n'est pas encore née
je ne sais absolument rien alors je parle je parle
j'écris je peins-parle j'écris-parle
et j'ai peur de mes mots autant que de ma mort
alors j'écris quelque chose entre le silence et les mots
alors je peins quelque chose entre le visible et la mort [...]
je saute dans un ciel sans fenetre et sans rideau [...]
je suis le vide qui invente sa danse.
lunedì 18 marzo 2024
L'ardesia del cielo
“L’ardesia del cielo è stata appena cancellata e sai che non ci sono più miracoli se non nelle mezze stagioni”
A. Breton
E se sei curioso, prova a guardare qui:
venerdì 15 dicembre 2023
Alain Jouffroy, "Le leggi hanno orrore del vuoto"
Le leggi hanno orrore del vuoto
La libertà fa il
vuoto
E il vuoto è il
luogo di nascita della libertà
Il vuoto è
nell’uomo
L’uomo è un amante
del vuoto
L’uomo è un nemico
delle leggi
Le leggi hanno
orrore dell’uomo
La libertà aiuta
l’uomo a distruggere le leggi
Tutte le leggi
possono essere cambiate
È la libertà
È il vuoto che
l’uomo ha dentro
A distruggere le
leggi
Tutte le leggi
possono essere cambiate
È la liberta
È il vuoto che
l’uomo ha dentro
A decidere di lui sovranamente
Solo il vuoto
interiore dell’uomo è sovrano
Tutte le leggi sono le schiave dell’uomo
L’uomo reinventa ad ogni istante la libertà
Man Ray, "Venere restaurata", 1936
lunedì 20 novembre 2023
Paul Valéry, Monsieur Teste
"Viviamo tranquillamente, ognuno nella propria assurdità, come pesci nell'acqua, e solo per caso ci rendiamo conto di tutta la stupidità che un'esistenza ragionevole può contenere.
Non pensiamo mai che quel che pensiamo ci nasconda quel che siamo".
Paul Valéry, Monsieur Teste
Ecco, proprio in quell'autunno del 1924 qualcun altro parlò dell'uomo come di un "Pesce solubile", e questo poeta era André Breton...
domenica 12 novembre 2023
diario di novembre
alla fine sono arrivate le cimici
in un novembre indisturbato dai pensieri
e indisturbate hanno giocato a cavallina
al mio scivolo all'altalena grigia
con sorrisi fibrillanti e sontuosi
senza sogni
in quel novembre di canti interdetti
le cimici sono arrivate quasi attese:
hanno sferragliato per i prati bigi
fino a rodere i busti molli del granturco
poi qui hanno riposato della sera
senza abbracci
c'è ora chi dice che le cimici
sono ripartite, ne è certo, o si sian perdute
poiché di meriggio i cieli appaiono aperti di gelo
come fiori mascherati d'aria; io annoto
che i fiumi hanno spento la tua tempesta,
giovinezza lisa del mondo.
M. Ernst, "La foresta", 1935 |
domenica 15 ottobre 2023
automatismo
bisogna ripartire dal tergere la superficie
un povero panno umido strappato altrove
poi anche la polvere comprenderà come tutto
quest'intero intendimento di trasparente pulizia
si risolve unicamente nel muovere lo sporco
un po' più in là
un poco più in là, differire
talvolta lontano mai abbastanza lontano
lo strofinaccio s'affanna a sfregare