ho appeso un angelo su un bonsai dondola come un gomitolo rovente che contiene esclusivamente angoli convessi sbandierando il bandolo della matassa della matassa l'angelo s'alzò e s'aizzò ali al vento come un sorcio al sugo che contiene esclusivamente angoli convessi stracciando il bandolo della matassa della matassa il bonsai si piegò l'angelo sbandò come una carreggiata senza trama che contiene esclusivamente angoli convessi baciando il bandolo della matassa della matassa
l'angelo saltò pulce su una zampa
"in ogni angolo del mondo il sentimento dell'assurdità potrebbe colpire un uomo in faccia" (a. camus)
pompeo non disponeva più di se stesso: gli atroci sicari del re si apprestano a brandire il ferro. appena vide la spada su di sé, si coprì il volto e il capo, sdegnando di offrirlo scoperto al Fato, chiuse gli occhi e trattenne il respiro per timore di emettere grida o macchiare con un solo lamento l'eterna fama. e quando il sinistro Achilla gli trapassò il fianco, assecondò ancora il colpo senza emettere un gemito; spregiò il crimine, conservò il corpo immobile e morendo provò chi fosse e volse in cuore tali parole: "i secoli che mai taceranno i travagli romani mi osservano, il futuro contempla da tutte le parti del mondo la lealtà e la nave di Faro: ora pensa alla gloria. hai trascorso una lunga vita tra prosperi eventi; i popoli non sanno, a meno che non lo si provi nel morire, che sai sopportare le avversità. non cedere all'onta, non dolerti dell'esecutore del destino: qualunque mano ti colpisce, è la mano di cesare. mi lacerino le membra, le disperdano, tuttavia sono felice, o dèi celesti, e nessuno di voi potrà privarmi di questo. muta la fortuna nella vita, ma non si diviene sfortunati con la morte. cornelia e il mio pompeo assistono all'assassinio: con tanta più forza, dolore, ti prego, soffoca i gemiti" così controllò i pensieri il grande, così padroneggiò l'animo morente.
g. klimt, fregio di Beethoven, palazzo della secessione viennese 1902, particolare:questo bacio a tutto il mondo
sì, io credo, ho sempre creduto che la rinuncia dell'amore sia uno dei rari delitti inespiabili che un uomo dotato di qualche intelligenza possa commettere nel corso della sua vita, cerchi o no di trovare giustificazione in un pretesto ideologico. [...] chi può, domando, avere umanamente la parola? [...] è l'idea di amore la sola capace di riconciliare ogni uomo, momentaneamente o no, con l'idea di vita.
oui, je crois, j'ai toujours cru que le renoncement à l'amour, qu'il s'autorise ou non d'un prétexte idéologique, est un des rares crimes inexpiables qu'un homme doué de quelque intelligence puisse commettre au cours de sa vie. [...] qui peut, je le demande, avoir humainement la parole? [...] c'est l'idée d'amour la seule capable de réconcilier tout homme, momentanément ou non, avec l'idée de vie.
a. breton, dal "secondo manifesto del surrealismo" (1930)
fedele ci affranca un tempo sintetico foglia di salvia velluto e vischio affranta la vite si accascia all'olmo così issando gli occhi alle nubi mi baciasti "il mare il mare!" mi baciasti la burrasca del mare tenerezza stattorno tenerezza le braccia l'eternità ha il canto di cicale mozzate scorpione, costellazione d'incantesimo! e il fascino d'allevamenti ovini pacatamente allo stato brado la cancrena di cellule irrigidite dal freddo che raccontano (io sbraito) fabulae ma non circola la cerimonia della cecità a mezzaluna burrasca e tempesta, scorpione! ventiquattrottobre non ablablare non nominare di sfrontatezza il mazzo di melograni anch'esso zuccherato noi che nome non portiamo sopportiamo voliamo hai ripiegato, lo so, un pigiama non più solo mio sulla costa d'un letto ancora caldo ti amo che non c'è dignità di circostanza non ce n'è dopo mesi di mesi tra noi due l'audacia di un gatto che gigioneggia nel gabinetto