mercoledì 10 giugno 2015

pesce rosso



il paradosso di Olbers, enunciato dallo stesso nel 1826 e risolto dall'astronomo Hubble nel 1929, si interroga su come, essendoci costellazioni di luce infinite, possa essere possibile l'oscurità notturna.

la realtà
che è un'assuefazione
l'angolo di incidenza pari all'angolo di riflessione
la cantilena che ci addestra alla terra:
porto in cima al condominio bigio
sei bottiglie d'acqua naturale e un fiore strappato
rubato da quando il mondo è divenuto favola
MA LA LUCE NON SI STANCA
quanto la femme fatale è fatua fantasia
dei timori virili dove vi è l'ombra
dell'ombra [olbers:
come è possibile che il cielo
                     la notte
                     buio nonostante
l'infinità delle stelle qui nell'universo infinito
                            nel tempo infinito?] 1929
MA LA LUCE NON ABITUA ACCECA
LA LUCE e mentre (questo è il moto di rotazione

e rivoluzione) gracchia la cornacchia e l'acqua si spoglia
riflettendo i primi fari dalla vetta di questo quinto piano
la notte sarà trascorsa
sono passati sette treni per milano / ed io


P. Picasso, Nudo sul mare, 1929, MOMA

Nessun commento:

Posta un commento