sabato 28 maggio 2016

il luogo: la chiesa di San Giacomo


Siamo sul Monte Croce: da qui si vede bene la città di Como, la sua urbanistica, il centro, in cui troneggia il Duomo.
Ecco, vedete quella chiesetta a sinistra, la vedete?
Quella è la chiesa di San Giacomo, dove domenica 19 giugno ci sarà il mio nuovo spettacolo poetico, IOB.
Non è un luogo casuale e non è un luogo senza significato, dunque ecco alcune informazioni rapide.



Non si dispone di notizie precise sulla sua fondazione, le origini e le funzioni di questo edificio religioso non sono state ancora perfettamente chiarite,  ma il documento più antico che la menziona risale al 1144.
Edificata nel cuore del potere civile e politico della città di Como l'antica basilica costituiva con ogni probabilità il secondo elemento di una “cattedrale doppia”, una tipologia di architettura ecclesiastica presente anche in altre città dell'Italia Settentrionale.
La basilica di San Giacomo assunse presto una prevalente funzione civile divenendo sede delle assemblee pubbliche del comune.
L’antico edificio romanico era suddiviso in tre lunghe navate, divise da pilastri cilindrici con capitelli cubici. Le navate erano coperte da un tetto con capriate a vista, mentre il transetto era sovrastato da un tiburio. Erano presenti tre absidi, la maggiore delle quali, centrale, era dotata di nicchie e di una loggia esterna. Sicuramente la basilica aveva un campanile che forse faceva coppia con la torre del Broletto.



Questo finché il forte stato di degrado della chiesa e la crescente importanza della vicina cattedrale portarono, nel 1578, alla decisione di demolire parte dell’edificio.
Nel 1672 la parrocchia di San Giacomo fu assegnata da papa Clemente X ai padri della Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri, fondati tre anni prima, i quali godevano del sostegno del cardinale comasco Benedetto Odescalchi, il futuro papa Innocenzo XI. Nel 1798 e 1800 gli occupanti francesi soppressero anche la congregazione degli oratoriani e tutti i loro beni furono requisiti e messi in vendita. Negli anni seguenti San Giacomo, riaperta al culto, divenne una chiesa sussidiaria del Cattedrale.
Negli anni Settanta del Novecento la chiesa è stata oggetto di radicali interventi di restauro che hanno ripristinato molti elementi romanici, cancellando quasi completamente l’aspetto barocco.

 Non può che essere un luogo di poesia. 
Allora, siete pronti ad esserci?

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