gargarismo astronomico
vibra vibra vibra vibra presso la gola metallica delle
altezze
la tua anima è verde, è un imperatore meteorologico
e le mie orecchie sono delle torce vegetali
ascolta ascolta ascolta inghiotto mbampou e la tua buona
volontà
prendi danza capisci vieni gira
legno vira o hou o hou o hou
falco falco delle tue proprie immagini amare
mel o mio amico tu mi sollevi la mattina a panama
che io sono un dio senza importanza o un colibrì
o meglio il feto della mia serva sofferente
o meglio un sarto esplosione colore lontra
vestito di cascata circolare chioma interiore lettera che si
riceve all’ospedale una lunga molto lunga lettera
quando tu pettini coscienziosamente i tuoi intestini la tua
chioma interiore
tu sei per me insignificante come un passaporto falso
gli spazzacamini sono blu a mezzogiorno
latrato della mia ultima luce si precipita nel baratro dei
farmaci verdi mia cara mio
ombrello
i tuoi occhi sono chiusi anche i polmoni
di un getto d’acqua si capisce la pipì
gli spazzacamini
(da Tristan Tzara, "Vingt-cinq et un poèmes", trad. e. pini)
(da Tristan Tzara, "Vingt-cinq et un poèmes", trad. e. pini)