lunedì 20 novembre 2023

Paul Valéry, Monsieur Teste


"Viviamo tranquillamente, ognuno nella propria assurdità, come pesci nell'acqua, e solo per caso ci rendiamo conto di tutta la stupidità che un'esistenza ragionevole può contenere.

Non pensiamo mai che quel che pensiamo ci nasconda quel che siamo".

Paul Valéry, Monsieur Teste


Ecco, proprio in quell'autunno del 1924 qualcun altro parlò dell'uomo come di un "Pesce solubile", e questo poeta era André Breton...




domenica 12 novembre 2023

diario di novembre


alla fine sono arrivate le cimici

in un novembre indisturbato dai pensieri

e indisturbate hanno giocato a cavallina

al mio scivolo all'altalena grigia

con sorrisi fibrillanti e sontuosi

senza sogni

in quel novembre di canti interdetti

le cimici sono arrivate quasi attese:

hanno sferragliato per i prati bigi

fino a rodere i busti molli del granturco

poi qui hanno riposato della sera

senza abbracci

c'è ora chi dice che le cimici

sono ripartite, ne è certo, o si sian perdute

poiché di meriggio i cieli appaiono aperti di gelo

come fiori mascherati d'aria; io annoto

che i fiumi hanno spento la tua tempesta,

giovinezza lisa del mondo.


M. Ernst, La foresta, 1935
M. Ernst, "La foresta", 1935




domenica 15 ottobre 2023

automatismo

 bisogna ripartire dal tergere la superficie

un povero panno umido strappato altrove

poi anche la polvere comprenderà come tutto

quest'intero intendimento di trasparente pulizia

si risolve unicamente nel muovere lo sporco


un po' più in là

un poco più in là, differire

talvolta lontano mai abbastanza lontano

lo strofinaccio s'affanna a sfregare




mercoledì 24 maggio 2023

MAIS (abiti abitudini abitazioni)

ogni notte mi ritrovo a quelle capanne

di frasche secche in fondo alle fila di mais

mangiamo assieme bocconi di manioca cotta

ridiamo con la gente stesa sulla tua stuoia

e la calura luminosa ci culla

e la menta selvatica sparsa tra i manghi...

all'improvviso ogni notte mi metto a correre

a tornare qui senza che qualcuno mi chiami

e mi affanno a scandire tabelline alle tempeste

senza intendere altro che la nostalgia di là,

ma ogni mattino mi rimane un grano di mais

tra le labbra aride, Anuarite.




mercoledì 2 novembre 2022

Ndeko - Fratello



queste parole sono per Te, Altro:

il compagno negato, il fratello sacrificato.

credimi, ci sono voluti anni e anni;

mi sono impegnato a erigere muri

di un terrore che non sapesse scorgere oltre

e a segregarmi nella sicurezza di sbarre

e poi ad aggiustarmi una pace asettica

come fosse già la mia tomba. c’è voluto tempo

e un tocco di talento codardo

con cui ho stretto la cravatta al collo fino a sera.

ma poi l’avvenimento del mattino

in cui il ramo al sole è il primo a risuonare

in cui rinverdisce il canto degli uccelli.

ecco, ascolta, forse per l’uomo

l’odio è più antico anche dell’amore

ma il domani non si prevede:

si costruisce. come un tempo quando adoravamo

reliquie di santi e fabbricavamo masso per masso

cattedrali irte sino alla luna

prima di crollare disillusi

a conservare reliquari di sola cenere.

queste parole sono per Te, Altro:

fratello rinnegato, compagno dimenticato.

qui al mondo il futuro non si prenota

e non si compra, è invece un sogno che si culla

con le ninne nanne dei bambini.

così nei cieli lontani di mango spero

e spero di riconoscere un barbaglio del loro profumo

in un volto d’uomo che ti somiglia

che mi somiglia e non piange più.


lirica premiata col primo posto alla III edizione del concorso di poesia "Bondeko" di Oggiono (LC)