domenica 8 aprile 2012

il nulla insiste

io me ne vado con me
dormi serena e io sono nella stanza accanto
tu ridi tu cucini e io nella stanza accanto
tu studi e io nella stanza accanto
tu vivi del tuo tempo e io nella stanza accanto
tu rimani tu e io sarò nella stanza accanto io
celato contrito del mio respiro appannato
che affanna
l'impensato, per il pesce, è terra

[qui è il testo è un commento]

2 commenti:

  1. Il titolo è la chiave di lettura. Il linguaggio colloquiale, prosastico ha un ritmo che incalza, verso dopo verso,per arrivare al finale che definirei "soffocante":fa restare senz'aria, come il pesce che annaspa fuori dall'acqua. Qui davvero "poesia è intensità". Ma dolorosa. Senza speranza.

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  2. Pare che tu viva della vita di lei. Che fai nella stanza accanto? Soffochi come un pesce fuori dalla boccia? E lei perché non sa del respiro affannoso?
    Tema dell'incomunicabilità? Vicini eppur lontani?

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