venerdì 19 febbraio 2016

casa è ciò di cui si ha nostalgia - ad André Breton


in occasione dell'anniversario della nascita di André Breton (1896) 
una poesia surrealista


s'allumano le lenzuola di lucciole
stese su quella spiaggia senza sole
una tisana s'intiepidisce nel sonno madre
davanti a cui ho il volto coperto
il velo della vergogna davanti al sudore al fuoco
agli stenti per aggraziare quest'uomo
che felice non è non sono mi velo
davanti a te mi portasti al circo una sera
era tanto triste che piansi nel mio buio
per i due biglietti strappati
il tuo volto affaticato di rughe e sforzi
incidente non è stato un incidente
è imminente come la quiete
che è un costrutto strettamente artificiale
la formazione in ambito
industriale il bolo alimentare la lipotimia
sincopale finché
un uomo per la spiaggia ravennate mi ferma
sulla sessantina "che ci fai qui? non sei
ancora partito?" lui occhi di cenere
non abbia io non abbia altra bara
che questa carne padre
io sono di cielo così chi non muore
in guerra si spegne di nostalgie qualcosa
manca
sempre ed emigra
questo mio volo profondo fandango
con i fiati del fato imperfetto
imperfetto un pupazzo si sposa di neve
e ride e salta e impazza
e l'inverno diviene ostello di pellegrini
viandanti allucinati e illusi
all'orizzonte l'abbaglio
le spiagge felici della pace
il barbaglio di un'onda assetata

M. Chagall, Les amants bleu, 1914

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