stasera mi arrivano immagini strazianti e straziato sono qui
a informare di una nuova strage in Congo, a Beni, una città del Nord Kivu, che
stava ancora vivendo l'emergenza ebola.
amici congolesi mi hanno inviato un video in cui guerriglieri, dicono ugandesi,
sgozzano 21 ragazzi, 21 civili, un video troppo cruento anche per i miei occhi.
tanto sangue che si sparge su quella stessa terra che dovrebbe unirci.
amici di Beni, di Butembo mi scrivono "Oyebisa oyo na Poto! Motema ezosala
nga pasi..." Fallo sapere in Europa! il mio cuore sta soffrendo...
altri amici commentano ancora più amari: "Imagine l’outrage du monde et
des médias occidentaux si, au lieu de 21 Congolais, c’était 21 gorilles qui
avaient été massacrés! Ou si 1 seul ressortissant américain y avait été
contaminé par ebola... Où est l’humanité?" Pensa lo sdegno del mondo e dei
media occidentali se, al posto di 21 congolesi fossero stati massacrati 21
gorilla! o se un solo cittadino americano fosse stato contaminato dall'ebola...
dov'è l'umanità?
non so che scrivere e non so che dire: soffro anch'io, con loro in questa notte
in cui sento tutto il peso di tanta violenza, di tanto odio, di un mondo
crudele, che noi abbiamo reso crudele.
crudele in Congo, un paese ostaggio della ferocia del dio denaro; un mondo
folle in un'Italia in cui i migranti ormai sono il capro espiatorio della
frustrazione universale; un mondo fascista a Rebbio in cui un prete amico degli
ultimi viene minacciato per il bene che fa; un mondo cieco, persino a
Bulgarograsso, in cui ci si fanno roghi per una persona che neppure si è voluto
conoscere.
da quando ci siamo fatti vincere dalle paure razziste, dall'indifferenza più
becera, dagli istinti più livorosi?
è forse la notte del mondo, ma l'alba inizia quando si inizia a fissare
l'oriente, a fissarlo tutti assieme. voglio alzare lo sguardo. io sono solo un
uomo, ma voglio vivere da uomo e attraversare quest'oceano con una piccola
fiamma di speranza in mano.
buongiorno, notte.
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